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venerdì 9 gennaio 2015

CHE CI IMPORTA DEL MONDO

Che ci importa del mondo - Selvaggia Lucarelli
Questo sarà un post completamente diverso dagli altri. Infatti l'idea di questo blog non è di recensire solo prodotti di make-up o di skin care, bensì di condividere con voi diverse mie passioni, tra cui la lettura. Mi piace molto leggere e anche se non leggo tantissimi libri (3-4 all'anno), sul mio comodino faccio in modo che un buon libro non manchi mai. Naturalmente riesco a leggere molto di più in estate, ma anche in inverno mi impegno ogni mese a leggere qualche capitolo del libro che ho iniziato e che tengo sempre a portata di mano. 

Ho iniziato a leggere "Che ci importa del mondo" di Selvaggia Lucarelli a fine settembre, spinta dalle tante opinioni controverse su questo libro e sulla sua autrice. 
Non mi è mai piaciuto essere vittima del pregiudizio altrui, sulle persone preferisco sempre farmi un'opinione personale. Quindi non mi sono lasciata influenzare dalle tante critiche mosse all'autrice in questione e ho acquistato il suo primo romanzo. Non sono tra quei lettori che lo hanno divorato in poche ore. Nel corso della lettura si sono alternati in me giudizi controversi, ma ora che l'ho finito, posso dire che il libro mi è piaciuto molto, anche se ci sono alcune pagine che non ho apprezzato.
Quella di Selvaggia Lucarelli è una scrittura scorrevolissima, leggera, piacevole e immediata. Mi ha molto colpito la sua sorprendete capacità di descrivere e analizzare nel profondo i sentimenti, le situazioni, gli stati d'animo di Viola (donna, mamma, amica, compagna) con una maestrìa e una semplicità disarmante, utilizzando parole semplici e concetti di vita comune. Secondo me c'è una netta separazione tra la Selvaggia Lucarelli - personaggio che interpreta in tv e la scrittrice talentuosa quale è.
In questo suo primo romanzo riesce a descrivere alla perfezione i sentimenti dei vari personaggi, senza fare ricorso a giochi di parole o frasi fatte e prolisse, ma con vocaboli semplici e comuni che alla fine ti portano a dire: "Sì, è proprio così, è proprio così che ci si sente!". 
Questo mi è piaciuto di lei, il fatto che abbia usato un linguaggio semplice e non ricercato, ma mai a discapito di un'analisi profonda e vera di tutte le situazioni trattate.
Ci sono state, però, anche alcune pagine di questo libro che non mi sono piaciute. Quelle in cui si dilunga in dettagli e farneticazioni alla "Selvaggia Lucarelli" della tv. Chi ha letto il libro, forse mi ha capito. Mi riferisco, soprattutto, al dilungarsi, a mio avviso esagerato, di alcune chiacchierate del gruppo "Testuggine". Ad esempio quando si mandano messaggi su WhatsApp durante un'uscita di Viola, o quando sono in vacanza a Santo Stefano Belbo, o a quando in un "all you can eat" a pranzo con Vasco si alternano situazioni comiche di Orlando imbarazzato per il suo abbigliamento, la conversazione con il suo futuro compagno e i pensieri di Viola divisi tra quello che sta ascoltando e quello che racconterà alle amiche. Ecco queste parti secondo me sono un pò troppo estremizzate e distolgono l'attenzione del lettore. E' come se in quelle pagine avesse lasciato scrivere il personaggio che impersonifica nei talk-show e non la scrittrice brava e capace quale secondo me lei è! 

Consiglierei di leggere questo libro? Assolutamente sì!


Al prossimo post...